Vuelta a España 2020, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2020.
TOP
Dan Martin (Israel Start-Up Nation): L’irlandese torna alla vittoria dopo più di due anni, centrando il primo successo con la maglia del team israeliano. Il 34enne si prende di forza il traguardo de La Laguna Negra davanti alla Maglia Rossa Roglic, conquistando la seconda vittoria di tappa alla Vuelta dopo quella del 2011. Conferma quindi le buone impressioni delle due giornate precedenti, dimostrando di essere arrivato alla corsa spagnola in ottima forma.
Aleksandr Vlasov (Astana): Rispetto alle prime due tappe, dove aveva perso molti minuti, il russo oggi è sembrato molto più pimpante, provando uno scatto nel finale e giungendo poi in quinta posizione, a sette secondi dal vincitore. Probabilmente non era riuscito ad allenarsi bene dopo il ritiro dal Giro per problemi gastrointestinali e per questo ha pagato nelle dazio nelle due giornate precedenti. L’obiettivo per lui ora è riconfermarsi.
Clement Champoussin (Ag2r La Mondiale): Il giovane francese è al primo Grande Giro in carriera ma, nonostante questo, non si fa prendere dall’emozione né intimorire dalla levatura degli avversari, tentando un attacco poco prima dell’ultimo chilometro. Il 22enne viene ripreso ma conclude comunque decimo, dimostrando di aver fatto un passo in avanti dopo la batosta di ieri, quando aveva concluso a 18 minuti dai big.
FLOP
Alejandro Valverde (Movistar): Una volta queste salite erano il suo pane, ora invece bisogna scorrere fino alla ventesima posizione, a quasi un minuto dal vincitore, per trovare il suo nome. Ovviamente, la carta d’identità inizia a pesare per l’Embatido e di questo non gliene si può fare una colpa, anzi è ammirevole che sia ancora lì a battagliare con corridori che hanno anche 15 anni meno di lui, tuttavia è strano non vederlo più lì davanti, considerando anche che è più di un anno che non alza le braccia al cielo.
Gorka Izagirre (Astana): Dopo due tappe positive, lo spagnolo oggi arriva al traguardo con più di un minuto e mezzo di ritardo. Ora la squadra kazaka, a causa della debacle nei giorni precedenti di Vlasov, non ha nessun uomo in classifica, e dovrà cercare di inventarsi qualcosa nelle prossime frazioni, magari proprio con il 33enne, che potrebbe cercare la sua prima vittoria di tappa alla Vuelta.
Rui Costa (UAE Team Emirates): La salita finale si adattava piuttosto bene alle caratteristiche del portoghese, che qualche buon segnale l’aveva dato nelle precedenti giornate. Oggi invece arriva a undici minuti dai primi. Le possibilità per trovare una vittoria parziale nelle prossime due settimane ci sono, anche se probabilmente il 34enne dovrà soprattutto lavorare per il capitano del team, David de la Cruz.
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Sinceramente Valverde continua a deludere. A quato punto invece di stare con i migliori, e poi negli ultimi tre chilometri pagare dazio , gli converrebbe tentare le fughe che si registrano in ogni tappa.